Tranta secondi all’incirca

Jacqueline Spaccini

Sei passato, come in un film,
annunciato da lontano
dalla tua barba e m’hai lasciata
sulle rotaie paralizzata.

Coi piedi radicati nel cemento
l’anima con gli occhi
ti correva appresso,
e le mani le ho incollate
ai fianchi prosperosi.

Non era un girotondo,
seppure la piazza ne faceva.
Sei sfilato via col tuo zainetto
e lo sguardo appuntato
su di me.

Levasti la mano, lieve,
a mo’ di saluto. Provocatore.
Muta, t’ho guardato sparire
piano piano e così presto
mentre chiamavo indietro
la mia anima.

Trenta secondi di vita, all’incirca.

… (Laure Cambau)

Que restera-t-il de moi ?
Du sable dans tes pensées
quelques doigts sur ton sexe
et des petits os sous l'oreiller