La bambina che scrive poesie
si accende tra gli ultimi banchi
con tutto l’inchiostro
la gomma sbriciolata un elastico
scivolato dal biondo la bambina
sai scrivo poesie ci dice
e colora gli occhiali sul naso
gonfia il nome con le piume arrossate
libera le grammatiche, un miracolo
piccino picciò, libera il dolore
in bell’ordine nell’astuccio di raso
poi si piega a allacciare il passaggio
quattro stringhe da un intero destino
e così quando rialza la testa
la bambina che scriveva poesie
è già un’altra si dimentica oramai
di affinare il suo lapis sorride
e spegnendosi non dice più oltre
non si accorge.