Alcuni ai quei tempi
Abitavano tutta la viita nella stessa casa.
Ville coloniali con madreselva sui balconi
e figli che crescevano all’ombra di grandi fichi e di messali
e adulti che invecchiavano nella memoria di razza e tradizione
sotto il ritratto di un avo militare.
Molti, a quei tempi
abitavano tutta la vita nello stesso rione.
Suburbio di ringhiere, cortili a cannocchiale
e misture di accenti nella penombra degli androni
tra giochi censurati e il lamento di un tango
scosso dai primi accordi di Love me do.
Alcuni, abitavano tutta la vita nella stessa casa.
Noi, a quei tempi,
nella scalata sociale verso il centro,
di case ne abbiamo cambiate giusto sette.
Una per ogni dittatura.