J’aime ma maison

Laure Cambau

J’aime ma maison
la prefazione è nelle scale
scrivo dalla finestra
alberi deliziosi
apro i fiori
fecondo i muri col pennello – è più sicuro
j’aime ma maison
il paradiso è dietro le palpebre
compro le noir du noir
e la notte non si stupisce
mi preparo al mio interno
une maison pour demain
compro anche muri di luce
piani di redenzione
topi canditi dentro a scatole tupperware
letti bicchieri e soffitti d’acqua
j’aime ma maison
compro le noir du noir
e la notte non si stupisce
liscio i miei angeli
nutro i miei fantasmi
alla prima stazione
metto in pausa
poi ritrovo i compagni
i sobborghi del corpo
larve cavallette parameci
ci sono tutti
nella mia casa que j’aime
mais poco a poco
discretamente
la maison si blocca e graffia
la maison s’innervosisce e s’arresta
e mi abbaia:
“Inserite il codice per provare che siete umani,
inserite il codice per provare che siete da me”
la maison mi aspira e mi inghiotte
i codici si  guastano
i robot si accoppiano
e la notte non si stupisce
io chiudo i fiori
ingoio i sassi
“Inserite il codice qui sotto,
inserite il codice qui sotto per provare di essere umani,
inserite il codice qui sotto per provare di essere  dappertutto”