Nei muri le crepe
le finestre spalancate
sul prato il bianco delle oche
il tiglio piantato quel giorno.
Sento il racconto degli ultimi anni
le notti senza sonno e le lettere
i viaggi, le attese e la rabbia.
Io guardo
ma tu sull’altro lato della strada
in questo luogo dove sei nato
non torni più
per una virgola di legge
messa a Mosca
firmata a Berlino.
L’ombra del tiglio abbraccia noi due
ma tu non dimentichi
ed io ne sfuggo