da Bella alla sua Bestia
Ti comunico brevemente
che ho deciso di lasciarti morire in
quel tuo giardino lontano due parole
per dirti che arriverò solo quando
non lo potrai più sapere certa
che non mi odierai tanto da
volermi aspettare per sempre
ti scrivo per informarti
che vorrò riprendermi il miele
e il ginger e il muesli croccante
la vestaglia le babouche
libri carte computer i cd brasiliani
mentre tu andrai spegnendoti
in quel tuo giardino deserto
tra playback di cicale e
una fila di formiche a ritroso
ti vedrò amore caro
solo quando non sarai più
la valigia appoggiata nell’erba
scorrerò attentamente la salma
a ricordare altri corpi nel tuo
l’artiglio di questo le fauci di quello
e un qualunque dolore peloso
di mostro che è stato per tutti
tra una lacrima e una nenia a starnuto
una manciata di terra e un inchino
me ne andrò con in spalla un bastone
la valigia sospesa da un lato viandante
con un tot adeguato di passi
come qualcosa che nessuno più aspetta
e può finalmente arrivare