Non ha detto una parola quando è partito,
solo un cenno secco del capo verso il monte.
Con occhi scintillanti come lame
ha preso per una mano Isacco
e nell’altra il lungo coltello affilato.
Senza una parola il ragazzo lo ha seguito,
ubbidiente, un solo sguardo rivolto a me
da occhi impauriti.
Li ho visti allontanarsi,
la bruna testa ricciuta sotto quella grigia
e piegata di Abramo, su per il sentiero
ripido e polveroso come la mia gola
che non è riuscita a emettere parola.
Il vento del deserto mi abbaia nel cervello,
scava nelle viscere strette da una mano di ghiaccio.
L’asse del tempo si è spezzato.
Nei rami secchi dell’albero all’orizzonte
si è impigliato il sole.