Ho sognato di essere in Canaan un giorno,
per caso, da qualche parte sulla collina.
E il sogno è volato oltre
ha incontrato una lingua.
Una lingua che diventa lontana
e un’altra a tratti vicina
prendono fuoco al suono del nome
Isacco.
In mezzo al ponte
sento Isacco
e quella lingua.
Isacco, dal tuo violino
scorre l’immagine di te
nel paese dei due fiumi.