Aspetto primavera
per correre all'ombra merlettata,
maestosa pianta e longeva
che con le sorelle germane
imperi nel Maksimir zagabrese.
Accanto al mio acero un giorno
forse ti scoprirò
ché l'humus calcareo (ugualmente)
za vas è venefico.
L'amore mutò in rivelazione
quando la manina diletta
la lunga foglia bruna mi donò:
È per te, mammina cara...
Ora che ti vedo nel traffico
quotidiano, alla mia destra
raggiante,
- nuda, ma imperterrita orgogliosa -
ti dico: attendi anche tu l'estate
che viene
de mon herbier tu es la reine.