Palabras

Adriana Langtry

De los escombros
nacen
otras palabras.
Spuntano come germogli
tra i  mattoni crollati
colmando ogni fessura
di radici,
spaccano le macerie
con la fragilità
incombente
dei fili d’erba,
inquietas y
sinuosas
come stelle filanti.

No son ésas
de ayer
né quelle del passato,
ambiguas,
incrociate,
le parole sono altre.
Nascono
dalle rovine
di una lingua
bifolca,
de la mirada
bifronte
di un Giano stanco.

Si affannano,
balbettano, tambalean,
si rincorrono
nel doppio destino
che le affligge,
doble como
el espejo
que refleja
y observa,
doppio come
le  rive
opposte
dell’oceano.

Nacen
de los escombros
le altre parole.
Afloran redundantes
picchiettando fra i denti
la loro melodia
di suoni disparati.
Sorgono dalle macerie
rellenando el olvido,
dando voz
al silencio
nella lingua
sbagliata.

Si scontrano,
se mezclan, se contagian,
su verdor primigenio
copre di simboli
alterati
los restos mudos
del derrumbe.
Sorgono dalle macerie
con un recuerdo antiguo
di partenze e addii.
Esplenden
come stelle filanti
nell’ibrido cangiante
dell’occaso.

De los escombros
nacen
otras palabras.
Ni ésas ni aquellas,
altre.