I mestieri

Livia Bazu

Io cucitrice
Di umile rango
Di casta invisibile
Sconosciuta
Ancora
Io cucitrice
di pezze perdute dai viandanti
nel folto della nuova foresta
Lasciando cadere tra le dita troppo mobili
Briciole di sé
Per riconoscersi
Nelle mie vesti arcobaleno
ancora
Io icaro
Mastro curioso nella bottega
sull’isola nascosta tra i petali
della rosa dei venti
incollo
con linfa d’alberi e acqua di mare
Le piume degli uccelli che passano
Da un orizzonte all’altro
Lasciando cadere
Briciole di sé
Per ritrovarsi
Sull’isola nascosta tra i petali
della rosa dei venti
Ancora
Io chirurgo (s)comunicato
con incerta, somma perizia
adesso pratico la dolceacuta ferita
Incido
La pelle
Minuscolo foro incunea
La piuma d’altrove
Innesto feroce e sottile
Che s’infiltra appena esistente
Nella creatura terrestre
per sostenere
oltre
volo